cancellazione assegni postali protestati
cancellazione assegni postali protestati
Registro Informatico dei Protesti
Il Ministero delle Attività Produttive con il Decreto n° 316/2000 e la Circolare 3512/C ha affidato alle Camere di Commercio l'attuazione del Registro Informatico dei Protesti (il quale ha sostituito la banca dati dei protesti e la pubblicazione cartacea dell’elenco protesti) allo scopo di garantire una maggior completezza, organicità e tempestività dell'informazione riguardante i protesti cambiari su tutto il territorio nazionale.
Il Registro Informatico dei Protesti contiene i dati che riguardano:Protesti per mancato pagamento di cambiali, di vaglia cambiari e di assegni postali protestati . |
Dichiarazioni emesse dalle stanze di compensazione assegni postali protestati |
Dichiarazioni di rifiuto di pagamento di cambiali e di vaglia cambiari. |
Accesso al Registro Informatico dei protesti - Costi del servizioI dati del Registro sono conservati per 5 anni dalla data di iscrizione, salvo cancellazioni o sospensioni disposte prima.
Il pubblico può accedere al Registro Informatico dei Protesti grazie ai terminali delle Camere di Commercio, pertanto, chiunque può verificare l’esistenza di protesti a carico di persone fisiche, imprese, ecc. rivolgendosi all’Ufficio Protesti di ogni Camera di Commercio.
Il registro può essere consultato anche via Internet grazie al servizio interattivo Telemaco che permette agli utenti registrati (Studi professionali, Associazioni territoriali o Agenzie di pratiche) di effettuare on-line tutti gli adempimenti amministrativi verso le Camere di Commercio (Spedizione pratiche telematiche al Registro Imprese / Interrogazioni dei Registri delle Camere di Commercio).
Cancellazione assegni postali protestati
La Legge n. 235/2000 disciplina la cancellazione dal Registro Informatico dei Protesti.
L’istanza di cancellazione protesti deve essere inoltrata al Presidente della Camera di Commercio competente per territorio e può essere richiesta:
2) da chi dimostra di aver subito a proprio nome un protesto illegittimo o erroneo, sia di cambiali sia di assegni.
3) dai pubblici ufficiali levatori e dagli istituti di credito quando si è proceduto illegittimamente o erroneamente alla levata di un protesto, sia di cambiale sia di assegno;
Nel caso di protesti di cambiali o vaglia cambiari pagati oltre il termine dei 12 mesi dalla levata del protesto, il debitore può:
- chiedere la riabilitazione al Tribunale e successivamente presentare istanza di cancellazione al Presidente della Camera di Commercio. Per ottenere la riabilitazione occorre avere pagato tutti i titoli protestati e non aver subìto ulteriori protesti;
- chiedere l’inserimento dell’informazione aggiuntiva dell’avvenuto pagamento nel Registro Informatico protesti.Protesto di assegni
In caso di protesti riguardanti assegni bancari o postali (o cambiali o vaglia cambiari pagati oltre il termine dei 12 mesi dalla levata del protesto) prima di presentare domanda di cancellazione alla Camera di Commercio è necessario ottenere la riabilitazione richiedendola al Tribunale di competenza. Per ottenere la riabilitazione occorre aver pagato tutti i titoli protestati e non aver subìto ulteriori protesti.
Ottenuto il decreto di riabilitazione è necessario inoltrare al Presidente della Camera di Commercio competente per territorio l’istanza di cancellazione (ovvero, domanda in bollo firmata in originale dal protestato - scaricabile sul sito di ogni Camera di Commercio nella sezione dedicata ai moduli).
Allegati: fotocopia documento identità in corso di validità; decreto di riabilitazione, in originale, del Tribunale; attestazione versamento diritti di segreteria di euro 8,00 a protesto.
Istanza di cancellazione per avvenuto pagamento - Costo cancellazione assegni postali protestati
La cancellazione per avvenuto pagamento può essere richiesta dal debitore che - entro 12 mesi dalla levata del protesto - esegue il pagamento di una cambiale o di un vaglia cambiario, comprensivo di interessi maturati e spese di protesto. Per ottenere tale cancellazione è necessario inoltrare al Presidente della Camera di Commercio competente per territorio l’istanza di cancellazione (ovvero, domanda in bollo firmata in originale dal protestato - scaricabile sul sito di ogni Camera di Commercio nella sezione dedicata ai moduli).
Allegati: fotocopia documento identità in corso di validità; titolo originale quietanzato;
attestazione versamento diritti di segreteria pari a € 8,00 a protesto.
Istanza di cancellazione per illegittimità o erroneità della levata - Costi cancellazione protesti
Nel caso in cui si dimostra di aver subito a proprio nome un protesto illegittimo o erroneo, sia di cambiali sia di assegni è necessario inoltrare al Presidente della Camera di Commercio competente per territorio l’istanza di cancellazione (ovvero, domanda in bollo firmata in originale dal richiedente - scaricabile sul sito di ogni Camera di Commercio nella sezione dedicata ai moduli).
Allegati: fotocopia documento identità in corso di validità; provvedimenti giudiziari o amministrativi attestanti l'illegittimità o erroneità della levata; attestazione versamento diritti di segreteria di € 8,00 a protesto.
Istanza di annotazione per avvenuto pagamento oltre i dodici mesi - Costo cancellazione assegni postali protestati
Nel caso di protesti di cambiali o vaglia cambiari pagati oltre il termine dei 12 mesi dalla levata del protesto, il debitore può:
- chiedere la riabilitazione al Tribunale e successivamente presentare istanza di cancellazione al Presidente della Camera di Commercio.
- chiedere l’inserimento dell’informazione aggiuntiva dell’avvenuto pagamento nel Registro Informatico.
In quest’ultimo caso è necessario inoltrare al Presidente della Camera di Commercio competente per territorio l’istanza di annotazione (ovvero, domanda in bollo firmata in originale dal protestato - scaricabile sul sito di ogni Camera di Commercio nella sezione dedicata ai moduli).
Allegati: fotocopia documento identità in corso di validità; titolo originale quietanzato;
attestazione versamento diritti di segreteria pari a € 8,00 a protesto.
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